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Zero Trust e Penetration Testing: proteggi la tua azienda prima che sia troppo tardi

Hacker incappucciato che tenta un cyber attacco: simbolo delle minacce informatiche e della necessità di sicurezza Zero Trust

Il problema: Le PMI e gli studi professionali sono sempre più bersagliati dagli attacchi informatici

Negli ultimi anni gli attacchi informatici contro PMI e studi professionali sono aumentati in modo esponenziale. Phishing, ransomware, furti di identità e violazioni dei dati sono all’ordine del giorno. Tuttavia, molte realtà di piccole e medie dimensioni continuano a sottovalutare il rischio.

I classici sistemi di difesa come antivirus e firewall tradizionali non sono più sufficienti per garantire la sicurezza:

  • Minacce interne: utenti compromessi, dipendenti negligenti o dispositivi infetti possono aggirare le difese perimetrali.
  • Accessi non controllati: con la diffusione dello smart working, i confini della rete aziendale sono diventati sempre più labili.
  • Vulnerabilità non note: spesso non vengono eseguiti controlli periodici per identificare e chiudere falle di sicurezza.

Questo scenario espone le aziende a perdite finanziarie, interruzioni operative, danni alla reputazione e sanzioni per mancata conformità normativa.

La soluzione: Zero Trust + Penetration Testing per una sicurezza a prova di futuro

Per contrastare le minacce moderne è necessario adottare un approccio più evoluto e rigoroso alla cybersecurity. La strategia vincente unisce due elementi chiave:

1. Framework Zero Trust

Il principio del Zero Trust — “mai fidarsi, verificare sempre” — prevede che nessun utente o dispositivo sia considerato affidabile per impostazione predefinita. Ogni richiesta di accesso viene verificata in base a vari parametri, tra cui:

  • Identità dell’utente (multi-factor authentication, Single Sign-On)
  • Stato del dispositivo (sicurezza, aggiornamenti)
  • Contesto (luogo, orario, tipo di richiesta)
  • Policy granulari di accesso ai dati e alle risorse

Questo approccio riduce drasticamente il rischio di movimenti laterali non autorizzati all’interno della rete.

2. Penetration Testing periodici

Il Penetration Testing, o “pentest”, simula un attacco informatico controllato per:

  • Identificare vulnerabilità nascoste prima che vengano sfruttate da hacker reali.
  • Verificare l’efficacia delle difese esistenti e migliorare la resilienza aziendale.
  • Dimostrare la conformità alle normative (GDPR, NIS2, ISO 27001) attraverso report dettagliati.

Un programma di penetration testing regolare è fondamentale per mantenere aggiornata la postura di sicurezza e adattarsi alle nuove minacce.

Lucchetto digitale e rete di dati protetta: simbolo di sicurezza informatica, protezione proattiva e compliance

I benefici: Sicurezza proattiva, compliance e maggiore tranquillità

L’integrazione di Zero Trust e Penetration Testing offre vantaggi concreti per qualsiasi azienda, anche di piccole e medie dimensioni:

Accesso ai dati solo a chi ne ha realmente bisogno, riducendo il rischio di furti o perdite accidentali.
Identificazione tempestiva delle vulnerabilità, con interventi mirati per chiuderle prima che vengano sfruttate.
Conformità alle normative in materia di protezione dei dati e sicurezza informatica.
Riduzione del rischio operativo, con un ambiente IT più controllato e resiliente.
Maggiore tranquillità per l’imprenditore e il management, consapevoli di proteggere in modo serio il patrimonio informativo aziendale.

📌 Esempio pratico: come una PMI ha evitato un grave attacco grazie a Zero Trust e Penetration Test

Una PMI operante nel settore dei servizi professionali con oltre 50 dipendenti e diversi uffici decentrati si affidava a un’infrastruttura IT tradizionale con VPN e firewall standard. Dopo alcuni allarmi sospetti e l’aumento degli accessi da remoto, l’azienda ha deciso di avviare un progetto di sicurezza più solido.

Con l’aiuto di un partner specializzato come noi di AscenSys, l’azienda ha implementato un framework Zero Trust introducendo:

  • Autenticazione a più fattori su tutte le applicazioni e i servizi cloud
  • Policy di accesso basate sui ruoli per limitare la visibilità dei dati sensibili
  • Micro-segmentazione della rete per ridurre i movimenti laterali in caso di compromissione

Successivamente, ha eseguito un Penetration Testing completo che ha identificato alcune vulnerabilità critiche in un’applicazione legacy interna, che non era mai stata considerata a rischio.

Grazie a questa doppia azione:

  • Le vulnerabilità sono state chiuse prima che potessero essere sfruttate da un attaccante reale.
  • La protezione dei dati sensibili è stata rafforzata.
  • L’azienda ha ottenuto la certificazione di conformità GDPR e NIS2 senza rilievi.

Oggi questa PMI gestisce con tranquillità gli accessi da remoto, garantendo sicurezza, efficienza e compliance normativa.

Ufficio con più postazioni protetto da scudo digitale: esempio di PMI protetta da Zero Trust e Penetration Testing

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